Physalis
Originaria di una vasta area che va dal Caucaso al Giappone, la physalis (o alchechengi) è una pianta dalle piccole bacche simili a pomodorini gialli, leggermente untuose. I frutti si nascondono in calici floreali formati da foglie molto sottili che ricordano la carta velina.

Per la sua grande bellezza, è generalmente coltivato per le qualità estetiche ed è chiamato “lanterna cinese”.
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COME SI CONSERVA
Gli alchechengi possono essere avvolti in un panno e mantenersi in frigo per circa due giorni. Se lasciati a temperatura ambiente, continuano a maturare.

È possibile essiccarli in forno e conservarli in barattoli sottovuoto, oppure cucinarli per fare una buona marmellata.
DOVE SI RACCOGLIE
I nostri alchechengi provengono dalla Colombia.
VALORI NUTRIZIONALI
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LA TABELLA
QUANDO SI TROVA
I nostri physalis si trovano principalmente nel periodo invernale e durante le festività.
COME SI PREPARA
Dopo aver facilmente tolto la membrana, lava bene la physalis soprattutto nel punto d’innesto del peduncolo, che raccoglie una sostanza resinosa.

Buonissima da mangiare cruda, la physalis regala un tocco di gusto e colore a insalate, dolci e macedonie, succhi o marmellate, ma seccandoli i frutti possono essere messi sott’aceto o in salamoia.

Nelle pasticcerie, soprattutto lombarde, è facile trovarla ricoperta di cioccolato.
Tips sul frutto
  • Il soprannome “lanterna cinese” ha una storia molto antica, che risale alla latinizzazione dell’arabo al-kakang (lanterna cinese, appunto), da qui il nome alchechengi

  • La sua forma, con le foglie sottili a ricoprire la bacca, è molto suggestiva e per questo rappresenta un vero tocco d’eleganza sia nelle ricette che in decorazioni per la casa